California recensione- Diplo stupisce ancora
Prossimo a spegnere 40 candeline, Diplo, producer divenuto ormai una certezza musicale da anni, ci porta un EP che ha scombussolato le aspettative di chiunque pensava di conoscerlo.
L'EP è fitto di collaborazioni e punta meno ai ritornelli commerciali per dare più spazio a melodie e suoni più morbidi, riflessivi e a tratti dolenti. Resi ancora più malinconici dalle voci di DRAM, Tippie Redd e tutti gli altri cantanti.
Anche Pitchfork ha scritto che non ti farà twerkare, ma potrebbe farti piangere.
Questa svolta più cupa di Diplo non dispiace per niente. Egli ha lavorato con artisti del calibro di Justin Bieber, Madonna, Ariana Grande e molti altri, quindi è impossibile non aver mai sentito una sua produzione. Però questa volta torna a creare musica più introspettiva, con un'anima profonda. Come fece con il suo primo album. Anch'esso portava come nome uno stato, Florida (2004).La copertina dell'album è molto suggestiva, artistica. Un po come tutte le canzoni che, nel loro genere, sono molto particolari e portano novità nella scena musicale, un po come un'opera d'arte.
A seguire abbiamo uno dei brani più riusciti tra tutti, Look Back. Qui sentiamo il rapper DRAM cantare più melodicamente, quasi blues, su una base sopraffina, con strascichi di synth dolcissimi e chitarre prolungate. A seguire abbiamo Wish con un altro rapper, Trippie Redd, anch'esso si dimentica di rime e velocità per dare spazio ad un canto molto emo punk rocker. La più allegra, e forse anche la più pop, è il remix di Get It Right con MØ e GoldLink, preceduta da Color Blind, con il featuring di Lil Xan, altra traccia molto ben riuscita sotto ogni aspetto, come le altre d'altro canto.
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